Lo SCUDO per me è prima di tutto…protezione. Egoisticamente parlando, è la MIA protezione. Da me stesso e dalla mia solitudine.

 

Da me stesso: lo SCUDO riesce a smorzare le mie negatività – che sono tante – e riesce nel contempo a far emergere quelle inclinazioni positive che riesco a trovare connaturate in me.

 

Quali sono? Conosci te stesso – intimava un filosofo dell’Antica Grecia.

Con una certa presunzione, e lasciando comunque il giudizio al mio prossimo, direi: una certa comprensione e tenerezza verso gli altri,  un certo approccio fatto di simpatia e di ironia; verso me stesso e verso gli altri. “Non prendiamoci troppo sul serio” è il messaggio per me stesso e per gli altri. Un messaggio che mi fa da SCUDO.

 

Lo SCUDO poi per me significa “i ragazzi” che sono riuscito ad avvicinare, con cui posso dire di aver creato una certa affezione.

Rosangela e Lucia sono per me dolcezza e sorrisi. Rosanna è il…”mio agente a Rogoredo”; Lauretta è la mia tenera ballerina. Mi piace coccolare Dada. Ivano mi informa sul campionato di calcio. E come non parlare di Giovanni? La semplicità e la bontà fatta persona. Sta combattendo la sua battaglia con dignitoso coraggio, mettendosi nelle mani del fratello Vincenzo e godendo dell’affetto dei tanti amici che gli vogliono bene.

 

In una categoria MOLTO particolare rientra Patrizia. Patrizia sarebbe a tutti gli effetti una “ragazza” per i difetti fisici che ha avuto la sventura di subire. Ma Patrizia non è una “ragazza” per me. Non riesco a considerarla soltanto tale. Avessi io il coraggio, la determinazione, lo “spirito” e la fede di cui mi fa mostra ogni volta che l’incontro. Ma ovviamente non si può parlare di Patrizia senza parlare di “mamma Irma”. Mamma di fatto ma anche come titolo onorifico. Così come si dice Padre Alberto o Suor Teresa o Fra’ Paolo, così si deve dire “mamma Irma”. Mi permetto di omaggiarla come “mamma Irma” per la sua accoglienza, la sua generosità, il suo coraggio, il suo “darsi” non solo verso Patrizia, ma verso chiunque, chiunque sia, anche un …Carlo.

 

Lo SCUDO significa infine e soprattutto Miranda e Carlo ed Ivana. La triade pensante ed organizzativa dell’Associazione, la sua vera ed unica linfa vitale. Senza di loro non ci sarebbe alcuno SCUDO per noi. Ma lo SCUDO siamo anche noi: i parenti dei “ragazzi”, gli amici ed i “volontari”. Fra questi ultimi mi colloco anche io. Anche se, onestamente, ci vuole proprio un minimo di volontà nel condividere quanto mi offre lo SCUDO.

 

Lo SCUDO è infine condivisione. Nel partecipare alla Messa ed alla…mensa. Nutrimento spirituale e materiale. Da sempre cardini dello stare insieme, godendo di stare insieme. Oasi di serenità di una comunità cristiana.